Giovanni Muto-indagato Biografia
Giovanni Muto - indagato, specializzato in Urologia, è
responsabile della S.C. di Urologia dell’Ospedale Humanitas Gradenigo di
Torino. Si dedica principalmente all’Urologia oncologica Chirurgia
ricostruttiva del rene e dell’apparato urinario, all’Urologia laparoscopica e
ai trattamenti laser dell’ipertrofia prostatica benigna.
Laureatosi a Napoli nel 1976, ha conseguito a Genova
la Specializzazione in Urologia e a Trieste la Specializzazione in Nefrologia.
Ha maturato una lunga esperienza professionale di Chirurgia urologica maggiore,
prima presso la Scuola di Urologia di Trieste e poi presso la Scuola di
Urologia dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni Battista di Torino.
È stato Primario di Urologia presso l’Ospedale Maria
Vittoria di Torino dal 1990 al 1998, e dal 1998 al 2014 è stato Direttore
dell’Unità Complessa di Urologia dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino.
Dal 2015 al 2017 è stato Responsabile della UOC di Urologia, Policlinico
Universitario Campus Bio-Medico, Roma.
Dal 2015 è Professore Ordinario di Urologia presso
l’Università Campus Bio-Medico di Roma e Professore aggiunto presso la Facoltà
di Medicina e Chirurgia della Temple University, Philadelphia, USA. Dal 2017 è
Professore Ordinario di Urologia presso l’Humanitas University di Milano.
Ha eseguito oltre 20.000 interventi urologici come
primo operatore e si è particolarmente dedicato alla chirurgia della prostata,
della vescica e del rene; in particolare nelle tecniche di recupero della
funzione sessuale ed urinaria. E’ autore di numerose pubblicazioni su riviste
nazionali ed internazionali prevalentemente incentrate su temi uro-oncologici
ed è riconosciuto a livello internazionale per la realizzazione delle moderne
tecniche di recupero della funzione sessuale dopo interventi chirurgici sul
basso apparato urinario.
E’ socio dell’American Urological Association, della
Società Europea di Urologia e della Società Internazionale di Urologia ed è
stato Presidente dell’Associazione Urologi Italiani.
E’ membro della Commissione Nazionale della Ricerca
del Ministero della Salute dal 2003. Nel 2008 ha ricevuto la Medaglia d’oro al
merito per la Sanità Pubblica Italiana.
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